ZFS system disk, uno dei tanti sistemi con i quali è possibile formattare un disco partizionato con Linux
ZFS system disk dove lo stesso Linux Torvalds ne sconsiglia l’utilizzo non per motivi di sicurezza, bensì per motivi di copyright ed ora vi diciamo le problematiche legate a quest’ottimo system.
ZFS system disk è stato sviluppato dalla Sun Microsystems per un suo sistema proprietario ed ha la capacità di poter interagire con dischi di capacità i cui limiti sono elevatissimi aggirandosi anche nell’ordine dei petabyte.
Non è stato un caso che nel lontano 2007 la stessa Apple che da un primo momento faceva vociferare che lo ZFS system disk, sarebbe stato presente nel suo sistema operativo MacOS, al momento della presentazione dichiarò che non era presente e che non se ne sarebbe avvalsa.
Lo ZFS system disk è un system in grado di accarezzare i palati dei sistemisti più fini, in quanto racchiude in sé tutta una serie di innovazioni che vanno ben oltre la semplice formattazione di dischi di svariati petabyte potendo risolvere il problema dei Raid software tradizionali offrendo una protezione dai di livello superiore e consentendo la generazione di snapshots, gestendo la corruzione dati e tutta una serie di particolarità che fino ad oggi hanno preoccupato tutti i responsabili dei sistemi informatici.
Come mai Linus Torvald si schiera contro ZFS system disk ?
Tutto è legato semplicemente alla questione delle licenze, dove la Oracle che nel passato ha acquistato per 5,6 bilioni di dollari la Sun Microsystems licenziando tutto il personale del progetto Sparc per il quale il system era stato progettato, detenendo la licenza di questo sistema di formattazione potrebbe creare problemi come fece con Android e Java.
Il sistema tecnologico ricade sotto la licenza CDDL, mentre il kernel Linux e gestito dalla licenza GPL 2 rendendoli incompatibili legalmente tra loro e non consentendone l’inclusione diretta nello stesso kernel che gestisce gli odierni sistemi operativi Linux.
Linus Torvalds non potrà ovviamente avere conseguenze legali se qualcuno inserisse autonomamente per la propria distro tale system ma ciò metterebbe in pericolo colui che compisse tale operazione rischiando serie ritorsioni legali.
Al momento ZFS system disk può essere utilizzato esternamente al kernel e cioè a livello utente trattandolo come fosse un plugin.
In molti sappiamo che questa tecnica compromette sia la sicurezza e quindi la stabilità di un sistema, che le performances a quel punto avranno un decadimento che l’inclusione nel kernel nativo avrebbe evitato.
Canonical ha voluto tentare sperimentalmente, o così scrive, l’inserimento dello ZFS system disk nella sua distribuzione UBUNTU 19.10, riscuotendo un notevole successo ma lasciando tale sistema sempre a livello sperimentale, non per un problema di porting come molti potranno immaginare, ma per motivi legati al copyright, dove qualora dovesse tornare indietro sui suoi passi, proprio in virtù del fatto di aver inserito quest’opzione in modo sperimentale non avrebbe problemi ad eliminarla dai prossimi aggiornamenti.
Speriamo solo che con il tempo la Oracle dia il via libera a livello legale per l’utilizzo di questa tecnologia e consenta a tutti di poterne usufruire liberamente.