Malta, Cavalieri e Massoni, un connubio che in altri tempi non avrebbe sollevato scalpore ma bensì il convincimento che venivano erette cattedrali da umili scalpellini asserviti ai Cavalieri un tempo Templari, poi Cavalieri di Rodi ed infine Cavalieri Ospitalieri
Malta, Cavalieri e Massoni sono al giorno d’oggi per chi vorrebbe entrare nelle due Istituzioni, una meta ben difficile da raggiungere perché per entrare nei Cavalieri Ospitalieri dovrebbe essere necessario avere requisiti di solidità economica, una laurea vera e non di quelle che si comprano nei mercatini o nelle università svizzere a pagamento, un titolo nobiliare o comunque essere persone oneste e di buoni costumi anche se non laureate.
Si cita il titolo nobiliare in quanto indispensabile per entrare a far parte dell’Ordine dei Cavalieri Ospitalieri di Malta, ma ricordiamo a tutti che si eredita solo dal padre e non dalla madre attaccando il titolo nobiliare al cognome del padre perché è fraudolento, essere di quelle persone dedite alle opere di bene qualora se ne abbiano i requisiti finanziari e non vivendo di espedienti e di sovvenzioni dello Stato di Malta perché nulla tenenti o ancor peggio, di espedienti millantando titoli inesistenti in Paesi vicini pur di raccattare quale migliaio di euro per sopravvivere.
Lo stesso dicasi per coloro che desiderano entrare nell’Istituzione della Massoneria, un’Istituzione ancora più antica dei Cavalieri Templari, dove, come anche descritto nella Sacra Bibbia, nel Talmud e nel Corano (Antico Testamento), un architetto al servizio di Re Salomone, mise a disposizione la sua esistenza per erigere un Tempio asservito da liberi muratori (gli antichi scalpellini) ed in seguito la stessa Istituzione si mise a disposizione prima dei Cavalieri Templari per poi in seguito passare al servizio dei vari ordini cavallereschi oggi vanto di Malta.
Le bellissime cattedrali, ma soprattutto le mura dell’antica difesa dei tre castelli di Valletta portano ancora i segni tangibili dei Massoni (lavoratori del masso, della pietra) che parteciparono attivamente nella realizzazione di opere ancora oggi presenti e le cui meraviglie sono vanto dell’isola di Malta.
Ma di tutta questa storia, come sempre, la Santa Romana Chiesa che dovrebbe essere solo pastore di anime e non asservita al vizio, ai soldi, al sottomettere popolazioni cattoliche in quanto non siamo più al tempo in cui il Papa aveva potere di vita e di morte sui suoi sudditi, con ad oggi, le scuse ai cattolici da parte dei Papi che si sono succeduti, ancora esercita una forte e stretta influenza sulla popolazione maltese e su Malta stessa.
I Massoni in Italia, sono legalmente riconosciuti a seguito del rispetto della legge Anselmi, che impedisce a chiunque di operare in segreto ed impone che ogni Massone, associazione Massonica e/o Obbedienza Massonica l’autodenuncia presso la Prefettura, dandone comunicazione al Ministero degli Interni affinché si dia prova della non affiliazione a cosche mafiose, ma di trasparenza e legalità dell’Istituzione stessa nel rispetto delle leggi dello Stato.
Le leggi di tutti gli Stati repubblicani che si dicono democratici, concedono libertà di culto, libertà di parola, libertà di razza affinché nessuno possa sentirsi vittima di persecuzioni e sono tutti Paesi appartenenti fortunatamente all’Europa ed a tante altre prestigiose Nazioni come gli Stati Uniti d’America, l’Australia e così via a parte i Paesi totalitari dove anche il professare una religione diviene oggetto di reato.
I Massoni abbracciano come fratelli i mussulmani, gli ebrei, i cattolici e si inchinano davanti ai tre libri sacri senza costrizione alcuna, ma con spontaneità e cuore sincero al pari dei Cavalieri di Malta, ma pur inchinandosi davanti ai libri sacri, mettono in discussione le imposizioni della Santa Romana Chiesa che compie ancora nel XXI secolo, ingerenze dovute alla negazione delle scoperte archeologiche e scientifiche che ne minano il Nuovo Testamento e non il rispetto del Vecchio Testamento che possiamo ritrovare in tutti e tre i libri sacri delle religioni monoteiste primarie.
Ecco l’unica differenza esistente tra i Cavalieri Ospitalieri di Malta ed i Massoni, i primi accettano le ingerenze della Santa Romana Chiesa ed i Massoni le mettono in discussione democraticamente e liberamente pur rispettando gli insegnamenti dell’Antico Testamento e piegandosi nelle Chiese davanti agli altari segnandosi con la croce davanti alla figura del Cristo, inchinandosi davanti al Talmud e piegandosi in preghiera nel rispetto del Corano.
Oggi vi racconteremo una favola, vicina a ciò che può esser stata la realtà per un piccolo imprenditore che da Massone, mai aveva mancato agli insegnamenti del proprio Credo religioso ed Istituzionale e pensava di vivere ancora nel passato, dove il rispetto ai Cavalieri era cosa ordinaria e soprattutto credere nelle loro parole che sarebbero dovute essere sincere ed uscite da un cuore puro, una favola dei giorni nostri molto attinente ai Cavalieri Ospitalieri di Malta, ai Massoni ed agli intrighi che ospitano le più vili figure presenti in questa favola raccontata in chiave moderna.
Ma ricordiamo, pur sempre una favola di fantasia che non vuol offendere nessuno né infangare l’onorabilità di nessuna Istituzione ed è frutto della libertà di pensiero e libertà di parola, ma pur sempre una favola che potrebbe anche rispecchiarsi con la realtà e la chiave di lettura, ognuno di noi potrà darsela da solo pensando a Malta, Cavalieri e Massoni.
Un giorno, un piccolo imprenditore informatico e Massone che stava iniziando ad affacciarsi all’internazionalizzazione delle imprese, alla registrazione delle imprese all’estero ed era affascinato dal mondo finanziario che poteva aiutare e dare sblocco alle problematiche finanziarie di tante aziende in difficoltà ma con progetti interessanti, entrò in contatto con una persona che si professava Cavaliere e diceva di essere un avvocato e medico in quanto appartenente ad un nobile casato.
I due, iniziarono a sentirsi sempre più spesso ed il piccolo imprenditore iniziò ad aprirsi ed a fidarsi del Cavaliere memore che quest’ultimo, per giuramento, mai avrebbe potuto fargli del male ma che anzi, con la sua spada gli avrebbe potuto offrire protezione in un nuovo mondo di cui il cavaliere gli aveva sempre parlato facendogli vedere un mondo dove la vera libertà e democrazia era prassi comune e che l’isola non era un sogno ma un vero Paradiso Terrestre di giustizia e rispetto reciproco.
Il piccolo imprenditore fece presente al Cavaliere che lui non era ricco ma era un gran lavoratore, stimato da tante persone perché onesto e che si stava avvicinando al mondo finanziario timorosamente per non sbagliare ma, non era nella condizione di lasciare il proprio Paese se non avesse avuto la possibilità di lavorare e sostenersi spostandosi nell’isola dei suoi sogni.
Il Cavaliere, forte dei suoi millantati titoli rivelatasi in seguito tutti falsi, lo fece incontrare con uno che Lui definiva un grande imprenditore di mitili, sì, avete capito bene, un coltivatore di mitili che aveva una grande azienda ed era ricchissimo ed avrebbe voluto poter aprire una società nell’isola paradisiaca facendola gestire da un’ onesta persona di fiducia.
Il Cavaliere convinse il piccolo imprenditore a fidarsi di Lui e gli fece ottenere un contratto onesto che gli avrebbe consentito di vivere normalmente nell’isola e badare agli affari del grande imprenditore di mitili che prima voleva un bar ristorazione ed in seguito cambiò idea e voleva diventare un affermato manager per interposta persona di un bed & breakfast.
Il piccolo imprenditore, si lasciò convincere e lasciò la sua Patria forte di un buon contratto e della parola del grande imprenditore di mitili, che mai si sarebbe dovuto pentire della scelta in quanto il Cavaliere era anche avvocato (fasullo per titolo) della sua grande azienda e nulla avrebbe potuto mettere in pericolo il suo futuro.
Arrivato sull’isola paradisiaca, il piccolo imprenditore iniziò rispettare tutti i punti del contratto sotto il diretto controllo del Cavaliere e di un commercialista che era responsabile del rispetto del contratto e quando iniziò a girare l’isola per mettere in piedi il bed & breakfast si sentì dire che il grande imprenditore di mitili non poteva spendere 800.000 euro per una struttura con concessioni legali ma, che avendo un appartamento in affitto, avrebbe voluto affittare i posti letto e così via affittando altri immobili ma facendo compire a quel punto, un reato al piccolo imprenditore che si rifiutò.
Il povero piccolo imprenditore guardava e sperava nella saggezza del Cavaliere iniziando a dubitare sul chi fosse e, da buon massone, pose delle domande ad altri fratelli Massoni che si nascondevano nell’isola e nel suo Paese di provenienza, scoprendo che il grande imprenditore di mitili non era che un farabutto che si era approfittato della sua buona fede e che vistosi scoperto gli aveva sospeso il pagamento del dovuto trimestrale.
Il Cavaliere che il piccolo imprenditore ammirava, non era altri che un millantatore che si spacciava per nobile ma che di nobile non aveva nulla se non una montagna di bugie, che il Cavaliere non era un avvocato ma che aveva dato 1 (uno) solo esame in giurisprudenza e che non era accreditato a nessun ordine legale né nel Paese della sua provenienza, né nell’isola e nemmeno nei Paesi confinanti, che il Cavaliere aveva mentito anche sulla sua professione di medico in quanto non medico ma bensì era stato infermiere in una clinica dell’isola in tempi passati e che si era licenziato dicendo di volersi arricchire con affari poi risultati immaginari o di poco conto e che viveva facendosi pagare per fasulle consulenze grazie alle false referenze che dava nel Paese di provenienza del piccolo imprenditore.
Il piccolo imprenditore si sentì morire ed ebbe un nuovo piccolo infarto, dove tra le lacrime e pregando da buon cattolico, disse alla moglie di riportarlo al suo Paese perché era là che voleva morire, già, perché nel passato ne aveva avuti tre di grande importanza che lo avevano portato quasi a lasciare i suoi cari per raggiungere il Padre Eterno.
Le scoperte che aveva fatto lo avevano distrutto ed aveva paura per la sopravvivenza della propria famiglia e dei propri figli, li aveva portati nell’isola e si domandava come avrebbe potuto vivere visto che per essere persona di parola aveva chiuso tutti i vecchi contratti per onorare quello con il grande imprenditore di mitili.
Piangeva nel silenzio della notte, si sentiva morire per la sorte che avrebbe potuto toccare i suoi figli e la sua moglie e ciliegina sulla torta, un bel giorno, il piccolo imprenditore, al telefono con il grande imprenditore di mitili, che regalava soldi senza motivo alcuno al Cavaliere, gli disse che il Cavaliere non era chi diceva di essere e che non era un “c….o” di nobile ma un millantatore e che avrebbe fatto bene dal guardarsene anche Lui e soprattutto, essere sincero con la propria consorte e confessargli tutte le elargizioni fatte.
Il piccolo imprenditore non aveva ancora compreso che il grande imprenditore di mitili era in combutta con il Cavaliere e che in seguito lo avrebbe ricattato con più di una email e messaggi whatsapp, scrivendogli di aver registrato la telefonata e tentato un’estorsione dicendo che il Cavaliere, suo avvocato, gli aveva detto che l’azienda del piccolo imprenditore che pagava regolarmente le tasse alla corona britannica era fasulla e che voleva dei soldi.
Il piccolo imprenditore, si vedeva accerchiato da una banda di delinquenti e dato che non aveva pagato l’estorsione, si sentì dire da un fratello in sonno Massone e presentatosi come Governativo, che il Cavaliere era andato da lui dicendogli che il povero piccolo imprenditore aveva tentato e fatto riciclaggio e che era in condizioni di rovinarlo se fosse stato vero.
Il piccolo imprenditore consegnò tutte le carte della sua azienda britannica e tutta la sua corrispondenza email, nonché tutte le conversazioni whatsapp avute con il Cavaliere e con il grande imprenditore di mitili, consegnò tutti i suoi estratti conto personali ed aziendali per dimostrare che lui era un uomo di buoni costumi, una persona onesta che cercava di lavorare onestamente nel rispetto di tutte le leggi internazionali.
Il Governativo o colui che pensava ancora esserlo, dopo i dovuti accertamenti e dopo aver visto che il piccolo imprenditore era un uomo onesto e che glielo aveva prontamente dimostrato nel giro di dieci minuti consegnandogli tutto per email, quando sentì il piccolo imprenditore richiedere giustizia perché era stato ingiustamente accusato di un grave reato mai compiuto, rispose semplicemente che lui voleva starne fuori e che non voleva esserne coinvolto…..un vero vigliacco, altro che fratello massone in sonno.
Il Cavaliere, minacciò il piccolo imprenditore due giorni dopo, dicendogli che gli avrebbe portato addirittura la polizia vaticana oltre che la polizia dell’isola a casa sua, ma il piccolo imprenditore che non aveva nulla da nascondere perché nel frattempo aveva già avvertito i suoi avvocati nel suo Paese ed i fratelli massoni dell’isola che sono costretti a nascondersi per paura di ritorsioni degli organi religiosi e governativi ed i fratelli massoni del suo Paese di provenienza e della Gran Bretagna dove il vertice della massoneria è il più importante personaggio mondiale, non scese a compromessi e non si interessò alle minacce del Cavaliere.
A quel punto, si rivolse al superiore dei Cavalieri chiedendo di essere messo davanti al tribunale Massonico in congiunzione con il tribunale dei Cavalieri per avere giustizia, ma, dato che il Cavaliere si era creato ad arte un falso ordine cavalleresco nel Paese di provenienza del piccolo imprenditore, con l’ausilio di un ex Senatore dello Stato del piccolo imprenditore, il superiore dei Cavalieri gli disse che nulla era in suo potere se non dargli appoggio morale come si deve ad un fratello che ha subito così tanti torti.
Il piccolo imprenditore, per mettere in salvo la sua famiglia più che sé stesso, e temendo per l’incolumità dei propri cari, dato che il Cavaliere aveva anche radici profonde in un isola del Paese di provenienza del piccolo imprenditore ma dove la mafia l’ha sempre fatta da padrone, decise di tornare subito nel suo Paese mettendosi a disposizione delle sue autorità competenti e parlando con un rappresentante del suo Stato.
Il piccolo imprenditore non cedette mai ai ricatti, alle estorsioni, ai tentativi di intimidazione mafiosa che aveva subito nell’isola ma al rientro nel proprio Paese, ricominciò a piccoli passi nella lenta ripresa lui e la sua famiglia rivolgendosi alle autorità che investigando, avrebbero poi trovato un incidente diplomatico nei suoi racconti e soprattutto comprovato quanto lui aveva raccontato.
Il Cavaliere, il grande imprenditore di mitili, pensavano che tutto si fosse risolto con il silenzio del piccolo imprenditore che invece, stava richiedendo anche allo Stato Britannico, un’investigazione sul ricatto e tentata estorsione perpetrata ai suoi danni in quanto Director di un’azienda inglese.
Peccato solo che il commercialista e superiore del Cavaliere, dapprima aveva ascoltato e confortato il fratello come fanno i veri cavalieri, poi, non si comprende per quale motivo, aveva iniziato ad allontanarsi per poi scomparire nel nulla con il rammarico ed il dispiacere del piccolo imprenditore.
E come si direbbe in questi casi: “fatti salvi ogni diritto e / o azione, God Save the Queen” e…….attenti, potrebbe essere una bella favola da raccontare ad altri imprenditori, altri poveracci che sono caduti vittime di questi personaggi che hanno avuto nell’immaginazione, avuto a che fare con Malta, Cavalieri e Massoni ed ai giornali dei due Paesi per metterli nella condizione di agire secondo le leggi in cui il piccolo imprenditore ha sempre creduto ma soprattutto nelle rispettive ambasciate perchè facciano giustizia.
Questa favola non ha ancora avuto un esito negativo, né un epilogo positivo, ma il finale è ancora tutto da scrivere e soprattutto, vorremmo ricordare ai Massoni chi è a capo della massoneria in Gran Bretagna e che nessuno può essere al di sopra delle leggi di uno Stato di diritto o deve essere costretto a nascondersi perchè Massone.
Speriamo solo che questa venga compresa come favola e che nessuno debba mai fare la triste fine della giornalista Daphne Caruana Galizia come avevano lasciato intendere al piccolo imprenditore.
Noi, ricordando sempre che questa è una favola e quindi espressione di fantasia, siamo a ricordare a tutti che “Ogni riferimento a persone e luoghi esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale” e nulla può essere legato a Malta, Cavalieri e Massoni
ADT Londra 25 gennaio 2020