Libia al cessate il fuoco, è così che la de-escalation sta prendendo rapidamente corso dalla mezzanotte del 12 gennaio 2020 grazie all’intervento diplomatico ma, non troppo, della Turchia e della Russia
Libia al cessate il fuoco raggiunto con la presa di posizione del generale Haftar ed il Presidente Sarraj che hanno finalmente compreso come la guerra fratricida che si stava scatenando e che lentamente stava logorando con inutili sofferenze, morte e distruzione la già tanto martoriata Libia, deve trovare una tregua e che diplomaticamente bisogna trovare un punto d’incontro.
C’è voluto l’intervento della Turchia e della Russia per riportare la Libia al cessate il fuoco ed un po’ di ragione e buon senso tra i due contendenti, in quanto l’Italia con il suo Governo ed un timido Ministro degli Esteri, è riuscita solo a parlare di una regia mediterranea che avrebbe fatto da interlocutore primario senza mai portare positivamente nulla che potesse dar luogo ad una tregua e nemmeno consentire alle parti di venire a più miti consigli.
Altresì, la Turchia che stava già spostando le sue truppe e rifornendo il legittimo governo del Presidente Sarraj e la Russia, forte dell’aver annientato l’Isis colpendola ripetutamente nei punti strategici , sono riuscite a consentire un po’ di pace e silenziare momentaneamente le armi delle due fazioni portando la Libia al cessate il fuoco.
Forse l’incontro del generale Haftar con il Premier italiano può aver rimesso l’Italia in gioco perché i contendenti sarebbero pronti ad un vertice trilaterale con la Turchia, la Russia e l’Italia che, come sempre, speriamo non utilizzi solo le parole ma metta in campo dei fatti concreti necessari per la stabilizzazione libica.
Il Governo Al Sarraj lamenta delle piccole violazioni operate da miliziani del generale Haftar, ma questo è anche giustificabile dal fatto che molte delle milizie del generale sono composte da bande di mercenari difficili anche per lui da gestire e resta comunque la volontà di entrambi di portare la Libia al cessate il fuoco.
Piccole scaramucce sulle quali al momento tutte le parti preferiscono soprassedere in vista di un accordo, forse un po’ forzato, di pace e che si spera divenga duraturo anche se con la contrarietà della Francia che da tutto questo aveva da guadagnarci petrolio avendo appoggiato da sempre il generale Haftar.
L’ONU è stata finalmente chiamata in causa e le parti invitate sotto l’egida di quest’organizzazione a pervenire ad una tregua duratura in attesa della Conferenza di Berlino che dovrebbe portare ad una pace duratura.
Dal canto suo, anche la Lega Araba, grande assente da molto tempo, ha fatto finalmente sentire la sua voce con un comunicato che ha emanato accogliendo con favore l’aver portato la Libia al cessate il fuoco.