Aereo ucraino abbattuto in Iran poco dopo l’apertura delle ostilità iniziate con la morte del generale iraniano Soleimani a causa di un missile partito da un drone americano si teme un’escalation globale dettata dai fondamentalisti islamici che potrebbero continuare a soffiare venti di guerra.
Aereo ucraino abbattuto in Iran proprio nel corso della rappresaglia iraniana contro agli U.S.A. con il lancio di missili nelle nottate seguenti il sanguinoso eccidio, hanno rischiato di scatenare un incidente su più larga scala, in quanto proprio nelle stesse ore un aereo dell’Ukraine International Airlines partito dall’aeroporto di Teheran precipitava causando la morte di 176 persone.
Inizialmente il governo di Teheran lasciava intendere che il problema fosse stato causato dall’esplosione di un motore che poteva aver coinvolto la struttura dell’aeromobile.
Dopo qualche giorno, dato che nell’incidente erano state colpite altre nazioni estranee ai problemi insorti con gli U.S.A., l’intelligence canadese acquisiva numerose prove che l’abbattimento fosse stato causato erroneamente da un missile fuori controllo e la stessa conferma arrivava dal premier britannico Boris Johnson.
Sicuramente non c’era intenzionalità nell’abbattimento di un velivolo civile partito tra l’altro proprio dalla capitale iraniana, ma resta il fatto che molte vittime ci sono state e senza ombra di dubbio peseranno sulle coscienze degli appartenenti al governo in carica a Teheran.
Il Canada, la Svezia e l’Ucraina, sono stati invitati, perché con connazionali coinvolti, dall’aviazione civile iraniana a presiedere alle ricerche tecniche per appurare che l’aereo ucraino abbattuto in Iran potesse essere stato coinvolto in un incidente strutturale e non a quanto stava accadendo militarmente e che l’aeromobile durante la sua manovra di decollo, avesse addirittura tentato il ritorno presso l’aeroporto senza successo, proprio a causa di un problema tecnico.
C’e’ da dire che è difficile prendere per buone le informazioni di intelligence americane che sostengono anche loro che l’abbattimento, seppur involontario, sia avvenuto per cause scatenate dalla rappresaglia iraniana.
I cieli iraniani, per le aviazioni civili degli Stati internazionali sono al momento off limits perché il governo di Teheran si è rifiutato di consegnare alla Boeing le due scatole nere recuperate tra i rottami e questo è già un primo velo che viene messo su una presunta strage per coprire probabilmente il fatto che l’aereo ucraino abbattuto in Iran sia stato coinvolto in un incidente militare e che non sia caduto per danni alla struttura causati da un’avaria.
Tutto è ancora avvolto nel mistero, e come tante altre tragedie rimaste segrete al pubblico, nulla potrà trapelare se non verranno consegnate le scatole nere che potrebbero provare l’estraneità dell’incidente con l’attacco missilistico che era in corso in quelle ore.
L’ambasciata di Kiev a Teheran, a caldo aveva parlato di un incendio di entità importante ad un motore per poi ritrattare tutto poche ore dopo e rimandare le conclusioni ad indagini più meticolose per appurare le cause che possano aver dato luogo alla tragedia che si è consumata nei cieli iraniani con l’aereo ucraino abbattuto in Iran.
Un qualcosa di simile accadde con l’incidente che avvenne ad Ustica (IT), laddove un DC9 dell’ Itavia precipitò portando con sé nel mortale impatto tutto il suo carico umano che dopo più di 20 anni si scontra ancora con un muro di gomma e la verità ancora oggi rimane offuscata e piena di interrogativi.
ADT – Rome 10 January 2020